Cosa vediamo quando leggiamo la sigla LGBTQIA+? Se va bene, riusciamo a riconoscere definizioni che hanno a che fare con l’identità sessuale: la L è di lesbica? E la G è di Gay? E la T cosa significa? E la Q? La I? La risposta è nella sigla stessa: dietro ad ogni lettera non ci sono solo definizioni, ma storie. Come quella di Lucia, libraia laureata in Lettere, leale e loquace. O Tania, tosta traduttrice toscana. O, ancora, quella di Giacomo, giornalista giramondo.
Una campagna che ha coinvolto tutti gli strumenti, dai poster ai radio, fino ai social e al video, per sensibilizzare chi non sa o non vuole sapere. Per accogliere chi si sente escluso. Per dire che il Centro Arcobaleno c’è, per ascoltare le storie di tutti.
Campagna outdoor multisoggetto
Video da 60" per YouTube
Post statici, dinamici, Reel, Shirts e Stories per i social
Radio 30" per Spotify
Arcigay Varese
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Campagna Centro Arcobaleno | Agenzia: cherries comunicazione

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